domenica 22 marzo 2015

DUBROVNIK

   

Pensare che nelle mura di cinta vi sono persone che fanno disegni a carboncino così belli che ne ho dovuto prendere per forza un paio. La vita in questi luoghi non costa niente e per metro quadro trovi così tante belle ragazze che alla fine ti viene il mal di testa. La fortezza che da sulla scogliera è un regalo dell'arte umana trasferita nella natura e ciò che più affascina è la storia di questo luogo. Oggi si parla dell'attentato a Tunisi, un tempo ci sono stato anche io, proprio sulla stessa nave e credo, sulla stessa rotta, a pensarci mi si accappona la pelle poichè tra i tanti viaggi ho sempre riportato la pelle a casa e ringrazio sia Dio che il mio Angelo Custode, che non mi hanno mai fatto capitare niente di male. Ricordo con cordoglio questa città dove i coppi dei tetti sono di due colori differenti, ma è così, la guerra non guarda in faccia a nessuno che uno sia ricco o povero che una città abbia una storia antichissima o no, che tu sia ebreo, mussulmano, cristiano, indiano o buddista, la guerra è la cosa più brutta del mondo se serve per uccidere e purtroppo non ha altro scopo, per questo stimo quel parroco che ha preso come riferimento la guerra simulata per i figli dei suoi parrocchiani, così, almeno, non muore nessuno.

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